domenica 16 giugno 2013

Risorse e... il loro esaurimento

Fondare il progresso tecnologico ed economico globale sulle risorse naturali, essenzialmente non rinnovabili, porta alla nostra attenzione l'eventualità che queste prima o poi si esauriranno.

Risorse non rinnovabili sta a significare infatti, esauribili perchè non in grado di riformarsi in periodi brevi almeno quanto i tempi di consumo. Questi tipi di risorse sono soprattutto quelle fossili, quindi carbone, metano e petrolio, usate maggiormente come fonti energetiche, ma alcuni studiosi inquadrano anche ogni tipo di metallo e di risorsa estrattiva in questa classificazione.

Agli inizi degli anni '70 del secolo scorso un gruppo di economisti, scienziati e intellettuali riunitisi nel Club di Roma cominciarono a far luce sul tipo di sviluppo che si era venuto a creare in tutto il mondo.
Con eccessiva fiducia nel calcolo, si diede a Jay Forrester il compito di  prevedere i futuri scenari globali che si sarebbero determinati seguendo il modello di sviluppo e soprattutto di sfruttamento deller risorse naturali (in primo luogo petrolio) che si era affermato nel mondo occidentale.
Il "Rapporto sui limiti dello sviluppo" che ne venne fuori prevedeva un veloce esaurimento delle risorse negli anni novanta, una smisurata crescita dell'inquinamento e un brusco calo della popolazione mondiale, il tutto sintetizzato nel grafico qui di seguito.


La crisi energetica di fine anni Settanta avvalorò le tesi e le preoccupazioni sull'esaurimento delle risorse ma il rapporto si rivelò eccessivamente pessimista e rigido: un minimo cambiamento avrebbe potuto portare a previsioni e conseguenze diverse, e per ora così è stato.
Lo studio non è stato comunque del tutto inutile, infatti piccole e (geograficamente) puntuali correzioni delle previsioni hanno portato alla valutazione degli impatti ambientali e a una maggiore attenzione sulla sostenibilità ambientale di qualsiasi processo di sviluppo industriale ed economico della società e dello sfruttamento delle risorse naturali che in precedenza veniva largamente sottovalutato rispetto alla sostenibilità economica.



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